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5 cose che il tuo fotografo non ti dirà (ma vorrebbe farlo!)

5 cose che il tuo fotografo non ti dirà (ma vorrebbe farlo!)

La settimana scorsa abbiamo parlato delle 5 cose che non avete il coraggio di chiedere al fotografo, ma la comunicazione deve andare sempre in entrambi i sensi quindi oggi vi voglio parlare dei consigli che il fotografo del vostro matrimonio vorrebbe darvi. Cose che nella maggior parte dei casi non vi dirà, per eccessiva educazione, per quieto vivere, per paura di aumentare la vostra ansia o quella dei vostri familiari.

Conoscerle vi darà uno strumento estremamente utile per ottenere il massimo dal servizio fotografico del vostro matrimonio, quindi sono certa che sarete felici quanto me di leggere la seconda parte dell’intervista a Luciana Ognibene di Fibre di Luce, che ringrazio per la sua disponibilità e sincerità.

5 consigli che il fotografo del tuo matrimonio dovrebbe darti

Ecco una carrellata spietata di consigli che il fotografo del tuo matrimonio dovrebbe darti (ma a volte non può farlo, per diplomazia), utili per ottenere un meraviglioso servizio fotografico per le tue nozze.

1) Dimenticati del fotografo

Sii naturale, non pensare a come verrai in foto. Il motivo per cui le persone “normali” (intendo quelle che non si guadagnano da vivere posando davanti a un obiettivo) pensano di non venire bene in foto, è che sono così in imbarazzo davanti alla macchina fotografica che si irrigidiscono e assumono pose ed espressioni innaturali. Quel giorno avrai tante di quelle cose a cui pensare, che ti riuscirà abbastanza facile dimenticarti della presenza del fotografo per la maggior parte del tempo.

E in ogni caso, affidati al tuo fotografo: lui sa come farti venire bene in foto. È per questo che lo stai pagando così tanto! 😀

reportage foto matrimonio

Lascia che il fotografo colga i tuoi momenti spontanei

2) Usa un po’ di strategia

Partiamo dal presupposto che la fotografia è soggetta ad eventi aleatori di molti tipi, quindi non c’è mai la certezza assoluta di avere la foto di un momento specifico a meno che non si tratti di una foto costruita. C’è modo però di prevenire ragionevolmente il rischio che un momento importante vada perso.

Facciamo l’esempio dello scambio degli anelli, un momento in cui è molto facile “mancare” una foto importantissima. I fattori che possono compromettere la riuscita della foto sono: invitato zelante che impalla il fotografo per fare la foto con l’iPhone; prete con maniche ampie e microfono + chierichetto zelante con cartellina con foglio delle promesse, il tutto davanti alle facce degli sposi.

Questa problematica si può risolvere con un po’ di strategia: se gli sposi effettuano lo scambio degli anelli guardandosi, uno di fronte l’altro, invece che dare le spalle alla platea, il fotografo può fotografare lo scambio degli anelli dal fondo della navata. Si tratta tra l’altro di una foto molto bella visto che si vede l’abside sullo sfondo.

scambio degli anelli matrimonio civile

Scambio degli anelli

3) Scegli il luogo giusto per prepararti

Parliamone. Tradizionalmente ci si prepara a casa con mamma e papà. Anche se si convive già da tempo, rimane la tradizione di tornare a casa dei genitori per i preparativi. Il che è fantastico se casa dei genitori è un attico luminosissimo con ampio open space dedicato alla sposa e alla make up artist.

Un po’ meno se (come in molti matrimoni) si tratta del classico appartamento anni ’50 con stanze claustrofobiche, tappezzerie color ocra e tapparelle abbassate per il caldo. Intendiamoci, un bravo fotografo sa portare a casa la foto in qualsiasi condizione o quasi. E se casa di mamma ha davvero una valenza emozionale irrinunciabile, pazienza se le foto della preparazione saranno un po’ scure.

Però potresti prendere in considerazione la possibilità, soprattutto se le distanze sono proibitive, di affittare una stanza in un albergo in prossimità del luogo in cui si svolgerà la cerimonia (così riduci anche lo stress del possibile traffico per raggiungere la location). Molte ville per ricevimenti mettono a disposizione degli sposi stanze per i preparativi.

Oppure, se già convivete e avete una casa bella, moderna, luminosa, perché non vi preparate tutti e due a casa, ovviamente in stanze diverse? Si aggiunge a costo zero (zero spostamenti e zero tempo aggiuntivo) la preparazione dello sposo, e si possono creare situazioni divertenti… oltre alla possibilità di fare un “first look” prima di uscire. Non ne guadagnano solo le foto, ma anche il tuo umore!

preparazione sposa in un openspace

Preparazione in un open space

4) Scegli professionisti compatibili

Puoi scegliere fotografo e videografo separatamente, ma fai attenzione ad alcune cose. È importante che abbiano modalità operative compatibili. Qualche esempio: se prendi un videomaker che lavora a luce naturale, con reflex e lenti luminose, e gli metti vicino un fotografo che in chiesa usa i flash, avrai il video della cerimonia pieno di flashate; se invece prendi un fotografo che lavora a luce naturale e gli affianchi un videomaker che lavora con luce continua (led o faretti), avrai problemi di dominanti di colore nelle foto, e la chiesa buia dietro gli sposi.

La stessa cosa vale se prendi un fotografo con stile reportagistico/discreto e un videomaker che invece tende a fare molta regia dell’evento (o viceversa, caso meno problematico perché il videomaker reportagista si limita a fare backstage in quel caso, mentre per il fotografo un videomaker invadente può essere un problema).

Stesso discorso per l’entrata in chiesa: se il videomaker la riprende da dietro l’altare, un fotografo che segue tutto l’ingresso da davanti la sposa, magari usando il flash, copre tutta la visuale del video operatore ed altera la scena con il flash. Se l’assistente del videomaker fa la carrellata da dietro, creando un inopportuno effetto photobomb in tutte le foto dell’ingresso, il risultato non è carino.

È anche utile che fotografo e videomaker abbiano modo di conoscersi e parlarsi, anche solo qualche minuto prima dell’evento, per decidere insieme come non intralciarsi a vicenda.

Reportage di un party di nozze

Reportage di un party di nozze

5) Photoshop non fa miracoli

Se photoshop è provvidenziale per correggere ciò che non si poteva prevenire quel giorno (il brufolo assassino sulla fronte che neanche il makeup riesce a correggere, il dettaglio fuori posto in una foto irripetibile), normalmente è più facile ripetere una foto che non correggerla in post produzione, e il risultato è migliore.

Non fare quindi affidamento su photoshop, ma fai in modo di valutare con anticipo le difficoltà del servizio fotografico e fatti consigliare dal tuo fotografo, che con la sua esperienza potrà farti notare i punti critici. Studia insieme a lui/lei le strategie più utili e poi… goditi il tuo Grande Giorno!

fotografo momenti emozionali

L’emozione di un giorno indimenticabile

Come vi sentite dopo aver letto questi consigli senza peli sulla lingua? Sappiate che lo facciamo per il vostro bene, quindi spero che non me ne vorrete 😛 In ogni caso mi piacerebbe leggere nei commenti le vostre reazioni!

A presto!

♥♥♥ Claudia

[la vostra amichevole wedding planner di quartiere]

Tutte le foto sono di Fibre di Luce

Claudia
Claudia
info@alchimieventi.com

Ti è piaciuto questo articolo? Fammelo sapere con un commento :)

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