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Far celebrare il matrimonio da un amico: pro e contro

celebrante matrimonio

Far celebrare il matrimonio da un amico: pro e contro

Ci hai pensato tanto, non ti va di affidare il tuo rito civile al sindaco o ad un funzionario comunale. Non ti hanno mai visto in vita loro, la cerimonia è già fredda di suo e vorresti qualcosa di autentico.

Ma si può fare? Al comune ti hanno detto di no, che il tuo amico non può celebrare il matrimonio. O sono stati poco chiari sull’argomento. Niente paura perché ora ti spiego io come funziona.

Far celebrare il matrimonio da un amico: aspetti legali

Cominciamo subito con lo sfatare qualche mito, così ci riscaldiamo un po’. La legge italiana (articolo 1, comma 3, del D.P.R. n. 396/2000) prevede che un cittadino italiano in possesso di alcuni requisiti base possa essere delegato dal sindaco a svolgere le funzioni di ufficiale di stato civile in occasione di un matrimonio. Facciamo per un attimo le persone serie e andiamo a vedere che cosa dice la legge:

Le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della circoscrizione ovvero ad un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale.

Le condizioni di ineleggibilità si desumono dall’art. 60 del T.U. 18/8/2000 n. 267 e successive modifiche:

1. Non sono eleggibili a sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale e circoscrizionale:
1) il Capo della Polizia, i vice capi della polizia, gli ispettori generali di pubblica sicurezza che prestano servizio presso il Ministero dell’interno, i dipendenti civili dello Stato che svolgano le funzioni di direttore generale o equiparate o superiori ed i capi di gabinetto dei ministri;
2) nel territorio, nel quale esercitano le loro funzioni, i Commissari di Governo, i prefetti della Repubblica, i vice prefetti ed i funzionari di pubblica sicurezza;
3) nel territorio, nel quale esercitano il comando, gli ufficiali generali, gli ammiragli e gli ufficiali superiori delle Forze armate dello Stato;
4) nel territorio, nel quale esercitano il loro ufficio, gli ecclesiastici ed i ministri di culto, che hanno giurisdizione e cura di anime e coloro che ne fanno ordinariamente le veci;
5) i titolari di organi individuali ed i componenti di organi collegiali che esercitano poteri di controllo istituzionale sull’amministrazione del comune o della provincia nonché i dipendenti che dirigono o coordinano i rispettivi uffici;
6) nel territorio, nel quale esercitano le loro funzioni, i magistrati addetti alle corti di appello, ai tribunali, ai tribunali amministrativi regionali, nonché i giudici di pace;
7) i dipendenti del comune e della provincia per i rispettivi consigli;
8) il direttore generale, il direttore amministrativo e il direttore sanitario delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere;
9) i legali rappresentanti ed i dirigenti delle strutture convenzionate per i consigli del comune il cui territorio coincide con il territorio dell’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionati o lo ricomprende, ovvero dei comuni che concorrono a costituire l’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionate;
10) i legali rappresentanti ed i dirigenti delle società per azioni con capitale superiore al 50 per cento rispettivamente del comune o della provincia;
11) gli amministratori ed i dipendenti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale di istituto, consorzio o azienda dipendente rispettivamente dal comune o dalla provincia;
12) i sindaci, presidenti di provincia, consiglieri metropolitani, consiglieri comunali, provinciali o circoscrizionali in carica, rispettivamente, in altro comune, città metropolitana, provincia o circoscrizione.

Dal punto di vista legislativo quindi è possibile far celebrare il matrimonio civile da un amico, a meno di particolari condizioni, che sono le seguenti:

1) L’amico non è in possesso dei requisiti di legge

2) Il comune si è dotato di un regolamento interno in base al quale decide di non dare questa possibilità

3) Il sindaco pretende dei requisiti extra (non mi addentro nella polemica, ma detto tra noi di sindaci ignoranti e boriosi ce ne sono parecchi)

Quindi se ti hanno detto che non potete celebrare il matrimonio civile nel giardino della sala ricevimenti perché il sindaco non vuole venire a celebrare, puoi chiedere se è disponibile a concedere la delega.

Probabilmente verrà fuori che è la sala ricevimenti a non essere autorizzata per la celebrazione di un matrimonio civile e che ti stavano dicendo fesserie, altra cosa che succede spesso.

Insomma, per fartela breve, ti hanno detto che il problema era legato al celebrante, mentre è legato alla location. La sala ricevimenti ha venduto il rito come vero rito civile, ma non ha le necessarie autorizzazioni, quindi in realtà ti sta consigliando di fare un finto rito civile.

Detto questo, il dubbio rimane: meglio far celebrare il matrimonio da un amico oppure no? 

E nel caso di cerimonia all’americana, laico-umanista o simbolica cosa è meglio fare?

Seguimi attentamente perché voglio darti maggiori spunti di riflessione e se sarai abbastanza furba da fare tesoro di quello che ti dirò avrai risolto la questione oggi stesso.. Questa scelta ha dei pro e dei contro che vanno valutati prima di prendere una decisione.

N.B. Potresti pensare che sono di parte, visto che sono una celebrante professionista (e probabilmente è vero). Ma proprio perché questo è il mio lavoro so bene come funzionano le cose. Quindi il mio punto di vista può aiutarti a prendere in considerazione aspetti della questione che non avevi considerato.

Pro del far celebrare il matrimonio da un amico

1) L’officiante ti conosce bene, la sua presenza sarà significativa

2) Il tuo amico sarà onorato di aiutarti e felice di essere stato scelto

3) Ti costerà meno di assumere un professionista

Contro del far celebrare il matrimonio da un amico

Questi contro possono sembrare poca cosa se hai in mente un rito civile breve e impersonale, ma sono molto pesanti se hai in mente una cerimonia personalizzata ed emozionante.

Il perché è presto detto:

1) Il tuo amico non sa come condurre una cerimonia

2) Probabilmente il tuo amico non è in grado di scrivere un testo personalizzato

3) Il tuo amico non ha un archivio di letture, promesse, brani musicali, riti simbolici ed esempi da cui prendere spunto per aiutarti a completare la tua cerimonia

4) Il tuo amico sarà emozionato e non riuscirà a trasmettere la giusta solennità al rito

5) Per via dell’emozione non riuscirà ad essere calmo e rassicurante nei confronti di tutte le persone coinvolte

6) Non avendo esperienza, non saprà come interagire con gli altri professionisti coinvolti (location, musicisti, fiorista, fotografo)

7) Non sarà pronto a risolvere eventuali imprevisti

8) Nel caso di matrimonio civile non saprà aiutarti durante le procedure burocratiche e potrebbe compiere gravi errori

9) Infine, per sopportare tutto il carico di lavoro richiesto per fare da officiante non sarà in grado di starti vicino durante i preparativi e non potrà godersi la cerimonia.

In conclusione, i contro superano di gran lunga i pro.

Qual è la soluzione?

Tranquilla, non ti sto dicendo che sono l’unica soluzione possibile per te. Anzi! Se per te i pro sono estremamente importanti ed è veramente importante che sia quella persona ad officiare, dimentica pure i contro e comunica la bella notizia al tuo amico.

Sappi però che hai un’alternativa. Puoi prendere in considerazione una co-celebrazione.

Che significa? Significa che celebreremo in due, io e il tuo amico. Io mi occuperò delle parti più delicate, in cui l’esperienza di una professionista è fondamentale per creare la giusta autorevolezza, coinvolgere, rassicurare ed emozionare tutti. Il tuo amico si occuperà della parte più emotiva, raccontando di voi e mettendo nel rito quella componente affettiva che tanto desideri.

Ovviamente non basta assumere una professionista. È fondamentale instaurare un buon rapporto in modo da conoscerci prima delle nozze, è di gran lunga la scelta migliore e un saggio investimento per la buona riuscita della tua cerimonia nuziale.

Io sono a vostra disposizione per celebrare il vostro matrimonio e ho anche i requisiti per la delega. Quello che dobbiamo fare è scoprire insieme se tra noi c’è il giusto feeling, con una chiacchierata gratuita. Visita il mio sito dedicato alle cerimonie personalizzate per maggiori informazioni.

A presto!

♥♥♥ Claudia

[la tua amichevole wedding planner di quartiere]

Claudia
Claudia
info@alchimieventi.com

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